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Il Concilio Cadaverico: una pagina oscura della storia ecclesiastica medievale

20-05-2025 18:02

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Tradizioni, Folklore, Credenze, Rituali e Simbolismo,

Il Concilio Cadaverico: una pagina oscura della storia ecclesiastica medievale

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La storia della Chiesa cattolica è segnata da eventi straordinari, alcuni gloriosi e altri controversi. Tra questi ultimi, uno degli episodi più bizzarri e inquietanti è il cosiddetto Concilio Cadaverico (in latino, Synodus Horrenda), che si svolse a Roma nel gennaio 897. Questo singolare processo giudiziario post-mortem coinvolse il corpo di Papa Formoso, riesumato per essere sottoposto a un processo canonico.

 

Il contesto storico

 

Il Concilio Cadaverico ebbe luogo in un'epoca turbolenta della storia del papato, caratterizzata da profonde lotte di potere tra le famiglie nobili romane, l'impero carolingio in declino e i potentati locali. Il papato era spesso conteso da diverse fazioni, e le accuse di nepotismo, corruzione e indebita ingerenza politica erano all'ordine del giorno.

Papa Formoso, eletto nel 891, fu una figura controversa. Originario di Ostia, era noto per le sue capacità diplomatiche e per il ruolo nelle missioni presso i Bulgari. Tuttavia, il suo pontificato fu segnato da tensioni con le autorità laiche, in particolare con la potente famiglia Spoleto, che dominava la politica italiana. Alla sua morte, avvenuta nell'aprile del 896, le rivalità non si placarono. Il suo successore, Papa Stefano VI, appartenente alla fazione avversa, organizzò il processo postumo contro di lui.

 

Il processo

 

Il Concilio Cadaverico si tenne nella Basilica di San Giovanni in Laterano. Il cadavere di Formoso, riesumato dalla tomba, fu vestito con abiti pontifici e posto su un trono per affrontare le accuse. A rappresentare il papa defunto fu un diacono scelto da Stefano VI.

Le accuse mosse contro Formoso includevano la violazione delle norme canoniche, in particolare la sua presunta ambizione a occupare la cattedra di Roma mentre era già vescovo di Porto. Stefano VI, animato da motivazioni politiche e personali, sostenne che il pontificato di Formoso fosse illegittimo, invalidando tutte le sue decisioni, ordinazioni e nomine.

Il macabro processo si concluse con un verdetto di colpevolezza. Il corpo di Formoso fu spogliato dei paramenti pontifici, le tre dita della mano destra (usate per impartire la benedizione) furono mozzate, e il cadavere fu gettato nel Tevere.

 

Le conseguenze

 

L'evento suscitò sdegno e orrore tra il popolo romano e le autorità ecclesiastiche. Il regno di Stefano VI fu breve: pochi mesi dopo, un'insurrezione popolare lo depose, e il papa fu imprigionato e probabilmente strangolato in carcere. Papa Teodoro II, successore di Stefano, annullò il verdetto del Concilio Cadaverico e ordinò la riesumazione e la sepoltura di Formoso nella Basilica di San Pietro. Successivamente, Papa Giovanni IX vietò formalmente la pratica dei processi postumi.

 

Il significato storico

 

Il Concilio Cadaverico rimane un episodio simbolico delle tensioni e delle divisioni che segnarono il papato nell'Alto Medioevo. È stato interpretato come un esempio estremo di come la politica secolare potesse influenzare e strumentalizzare le istituzioni religiose.

Inoltre, il Concilio Cadaverico solleva questioni etiche e morali sulle interazioni tra potere, religione e giustizia, argomenti che continuano a essere rilevanti anche oggi. L'evento rappresenta uno degli episodi più surreali e drammatici nella storia della Chiesa, ricordando quanto fragile possa essere il confine tra sacro e profano quando gli interessi politici prendono il sopravvento.