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La Bestia di Cusago: il Terrore del Milanese nel 1792

17-05-2025 12:32

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Misteri e Mitologia,

La Bestia di Cusago: il Terrore del Milanese nel 1792

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Nel cuore della campagna lombarda, nei boschi che circondano il borgo di Cusago, un piccolo comune alle porte di Milano, si consumò nel 1792 uno degli episodi più inquietanti e misteriosi della storia locale: la leggenda della Bestia di Cusago, una creatura feroce che seminò il terrore tra i contadini e i viandanti della zona.

 

Le prime apparizioni

 

La primavera del 1792 si aprì con una serie di inspiegabili sparizioni: animali sbranati, greggi decimate durante la notte e, presto, anche alcuni contadini ritrovati morti in circostanze agghiaccianti. Le testimonianze parlavano di un essere enorme, agile come un lupo ma con la forza di un orso, dagli occhi rossi come brace e il pelo scuro, lucido, quasi corvino. I racconti si moltiplicarono, unendo elementi realistici a tinte sempre più fosche e mitologiche. Nacque così il nome con cui la creatura sarebbe passata alla storia: la Bestia di Cusago.

 

Il clima di paura

 

Il panico si diffuse rapidamente nei villaggi vicini: tra Cusago, Trezzano, Cesano Boscone e i confini settentrionali del Parco delle Cave, nessuno si sentiva più al sicuro. I contadini iniziarono a rinunciare a lavorare nei campi al tramonto, mentre le famiglie più facoltose assunsero guardie private per proteggere le proprietà. Il governatore austriaco del Ducato di Milano, preoccupato per l’ordine pubblico, inviò pattuglie armate nella zona, ma le ricerche furono vane. La bestia sembrava sfuggire a ogni trappola, apparendo e scomparendo come un fantasma.

 

Ipotesi e spiegazioni

 

Le teorie abbondavano: per alcuni si trattava di un lupo gigantesco, magari sfuggito da una fiera o da qualche collezione privata di animali esotici. Per altri, la Bestia era una creatura maledetta, frutto di stregoneria o di una punizione divina. Alcuni cronisti dell’epoca, come il parroco di Cusago don G. Bartolomeo Rinaldi, parlarono nei registri parrocchiali di “una creatura infernale che ruggisce come un leone e corre come il vento tra le stoppie”.

 

Col tempo, comparvero persino ipotesi più moderne, secondo cui la Bestia potrebbe essere stata un grosso felino fuggito da un serraglio privato, forse un puma o una pantera, introdotto in Europa a seguito delle esplorazioni coloniali. Ma nessuna prova concreta fu mai trovata.

 

La scomparsa improvvisa

 

Come era arrivata, così scomparve. Nell’autunno del 1792, gli attacchi cessarono improvvisamente. Nessuna carcassa della creatura fu mai trovata, né tracce del suo passaggio. Il silenzio che seguì alimentò ulteriormente la leggenda. Alcuni dissero che fosse stata uccisa in segreto da bracconieri, altri che fosse tornata negli inferi da cui era venuta.

 

L'eredità della leggenda

 

Ancora oggi, a Cusago, la memoria della Bestia sopravvive nei racconti tramandati di generazione in generazione. Alcuni anziani parlano con rispetto e timore del “lupo del diavolo”, e nelle notti nebbiose non è raro che qualche viandante giuri di aver sentito un ringhio lontano tra gli alberi.

La leggenda della Bestia di Cusago resta uno dei misteri più affascinanti e meno conosciuti della Lombardia settecentesca, un intreccio di realtà e mito che ancora oggi stimola la fantasia di storici, appassionati e curiosi.

 

Fonti orali, cronache d’epoca e suggestioni popolari si fondono in una storia che forse non avrà mai una risposta definitiva, ma che proprio per questo continua a vivere nel cuore della tradizione milanese.